giovedì 4 maggio 2017

Storia di Siracusa :dalle origini al '500


Charles Rollin - L'area dove nacque Siracusa
La tradizione attribuisce la fondazione di Siracusa all'ecista corinzio Archia tra il 758 e il 720 e a.C., come scrive Tucidide ne "La guerra del Peloponneso”, sotto consiglio dell'oracolo di Delfi.
Il suo nome ha diverse etimologie: secondo Stefano di Bisanzio, grammatico greco del IV secolo d.C., l'etimologia deriverebbe dal termine siculo Sýraka (Σύρακα) o Syrakō (Συρακώ) sarebbe connessa all'abbondanza d'acqua in quest'area e alla molteplicità dei fiumi presenti nel bacino siracusano. Lo storico Tommaso Fazello, vissuto tra il 1500 e il 1600, afferma invece che « A questa città fu poi messo il nome Greco Siracosion per questa cagione, perché tal nome in lingua latina, vuol dire, Io tiro alla quiete. » Tuttavia, sono state trovate tracce di insediamenti indigeni più antichi della colonizzazione da parte dei Greci, caratterizzate da resti di capanne e da tombe a" grotticella artificiale" in Ortigia restituite dalle indagini condotte da Paolo Orsi, famoso archeologo italiano.

Nel 485 a.C. iniziò la tirannide siracusana con Gelone, della famiglia dei Dinomenidi di Gela, che riuscì a impadronirsi di Siracusa e vi assunse i pieni poteri. Sotto di lui Siracusa ebbe una rapida ascesa in campo militare, tant'è che nel 480 a.C sconfisse nella città di Imera i Cartaginesi guidati da Amilcare I. A lui si deve anche la costruzione del teatro greco e del tempio di Atena. Alla morte di Gelone succedette il fratello Gerone I, ricordato come un tiranno violento.Nel 467 a.C. finisce la tirannide dei Dinomenidi e si instaura un regime democratico.
Nel 415 a.C. la città siciliana venne coinvolta nel conflitto tra Atenee Sparta: la guerra del Peloponneso.(approfondimento) .
 Nel 405 a.C. appare sulla scena Dionigi il Vecchio sotto la cui guida Siracusa raggiunse il massimo della sua espansione territoriale divenendo la potenza mediterranea per eccellenza insieme a Cartagine. A lui si deve la costruzione del castello di Eurialo. Nel 347 a.C. Timoleonte restaura la democrazia e sotto la sua guida la città godette in periodo di pace e prosperità. 
Siracusa ha un grande sviluppo architettonico sotto Gerone II: la sua tirannide durata 52 anni vide la costruzione di importanti monumenti come l’Ara di Gerone II e l’ampliamento del Teatro Greco. Alla la sua morte Siracusa si schierò con Cartagine contro Roma nella seconda guerra punica. Per due anni la città fu assediata dai Romani che dovettero combattere con le ingegnose macchine da guerra ideate da Archimede. Siracusa venne conquistata e saccheggiata nel 211. Grazie al suo ruolo commerciale mantenne sempre un predominio sulle città siciliane, diventando un importante centro del primo cristianesimo come attestano le sue numerose catacombe.
Al dominio della Sicilia succedettero Vandali e Visigoti e successivamente Giustiniano riprese il dominio della Sicilia e attuò un processo di bizantinizzazione della città. Divenuta ormai il cristianesimo religione di Stato i templi pagani furono trasformati in cristiani. Con l’imperatore Costante divenne sede della corte imperiale. Siracusa fu l’ultima città a cadere in mano agli Arabi nel 878.
Mentre in un primo momento la città viene sottomessa duramente per esempio con la trasformazione delle chiese in moschee, gli arabi si dimostrarono tolleranti verso i cristiani.
Del dominio arabo non resta pressocchè nulla se non l’impianto di architettonico di Ortigia.

Nel 1040 il generale bizantino Giorgio Maniace giunse a Siracusa e strappò al dominio arabo parte della Sicilia Occidentale, qualche anno fu accusato di tramare ai danni dell’imperatore e fu imprigionato. Qualche anno più tardi fu nominato imperatore dal suo esercito e verrà ucciso da un traditore in Macedonia. Maniace grazie alle sue spedizione aveva trafugato le reliquie di Santa Lucia che successivamente finirono a Venezia. 
I Normanni, guidati dagli Altavilla, giunsero in Sicilia e ivi trovarono forti tensioni tra gli emiri del territorio, in particolare l’emiro di Siracusa ottenne l’appoggio dei Normanni che colsero al volo l’occasione per dare il via alla conquista dell’isola finché non conquistarono con un assedio la città di Siracusa.
 La città visse un lungo periodo triste finché nel 1162 Federico Barbarossa desiderò che la città entrasse far parte dei suoi domini, fece sposare il figlio Enrico IV di Svevia con Costanza d’Altavilla, così facendo si assicurò che la città passasse sotto il dominio svevo. Questa mossa non piacque al Papa e ai Siciliani che entrarono in conflitto con il Barbarossa che si alleò con la repubblica di Genova per sottrarre ai Normanni una delle città principali del territorio.
Genova si appropriò della città nel 1205 con la forza, nonostante il Barbarossa l’avesse promessa in cambio dell’aiuto per riconquistarla, strappandola ai pisani che ne erano entrati in possesso.

Federico II durante il suo regno fu molto legato a Siracusa e alla sua morte la città passò sotto il controllo degli Angioini fino all’ avvento degli Aragonesi, inizia la dominazione spagnola dell’isola.
Fino al 1536 la città fu governata in modo semi-autonomo, in questo momento passò sotto il dominio diretto di Carlo V.



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