giovedì 4 maggio 2017

Museo Archeologico Nazionale "Paolo Orsi"


Il Museo Archeologico Nazionale di Siracusa è da annoverarsi tra i più importanti e prestigiosi d’Europa per la qualità e la quantità dei reperti contenuti. Nel 1780 il vescovo Alagona inaugurò il Museo del Seminario divenuto, nel 1808, Museo Civico presso l'Arcivescovado. Successivamente un decreto regio del 17 giugno 1878 sancì la nascita del Museo Archeologico Nazionale di Siracusa, inaugurato solo nel 1886 nella sua sede storica di piazza Duomo.
Dal 1895 al 1934 Paolo Orsi diresse il Museo e le campagne di scavo lungo il territorio orientale della Sicilia. Dal 1988 il museo è collocato nella sede di Villa Landolina ed è dedicato al grande archeologo Paolo Orsi.
Il Museo Archeologico "Paolo Orsi" raccoglie la più importante documentazione della preistoria, della protostoria e celebri opere di arte greca e romana, ceramiche, marmi, decorazioni architettoniche. I più antichi reperti vanno dal paleolitico all'età del bronzo; notevoli gli oggetti che testimoniano le influenze egee, anatoliche e micenee.
La struttura è composta da tre settori disposti attorno ad un corpo centrale e si sviluppa in tre piani: il seminterrato destinato ad Auditorium, dove è possibile assistere alla proiezione di documentari propedeutici alla visita, e i due piani superiori destinati agli spazi espositivi. L’esposizione museale è articolata in quattro settori A, B, C e D.
Nel settore A sono esposte rocce, faune e fossili dell’Era Quaternaria, tra cui i calchi di due elefantini nani, e una ricca serie di manufatti che vanno dall’età Paleolitica e Neolitica a quella Storica.
Il settore B è dedicato alle colonie greche di Sicilia e vi si custodiscono vasi, bassorilievi, elementi architettonici di terracotta e pietra che facevano parte dei templi, nonché importanti statue come quella del Kouros di Lentini risalente al V secolo a.C.
Il settore C è dedicato invece alle sub-colonie di Siracusa, quali Eloro, Akrai, Casmene e Camarina, oltre che dagli scavi eseguiti nei territori di Gela e Agrigento. Di notevole interesse sono la serie dei corredi, gli ex voto e le inconfondibili ceramiche attiche a figure nere e rosse.
Il settore D è stato aperto nel 2006. Contiene tutti i materiali che vanno dall’età Ellenistica a quella Romana. Il percorso si snoda tra statuaria, pezzi architettonici, forme ceramiche, prodotti dell’artigianato siracusano, provenienti dall’abitato e dalle necropoli, che documentano i vari aspetti della vita e della società di una grande città ellenistica del Mediterraneo.
Nel piano interrato è presente il settore E, anche detto il Medagliere dell'epoca antica, aperto nel 2010, con preziosissime monete siracusane, gioielli e altre monete provenienti dalle aree limitrofe di epoche diverse.
Nel settore F del Museo, dedicato all’archeologia cristiana e bizantina, è possibile visitare La Rotonda di Adelfia, che contiene l’omonimo sarcofago, un manufatto di estrema importanza in lastre di marmo bianco scolpite con scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. Un 'iscrizione sul coperchio di questa meraviglia dell’età costantiniana indica il nome della nobile Adelfia e del marito Valerio, che, rimasto vedovo, volle una sepoltura degna per accogliere le spoglie della moglie. Con l’obiettivo di contestualizzare il più possibile il sarcofago nel luogo della sua scoperta, sono state ricostruite all'interno dello spazio museale prescelto, che intenzionalmente ricorda la forma sub circolare della Rotonda in cui fu rinvenuto, le suggestive atmosfere dell’antico cimitero sotterraneo. Fanno da corona all’esposizione una serie di testimonianze provenienti dallo stesso complesso catacombale di San Giovanni. Prima fra tutte l’iscrizione di Euskia, scoperta da Orsi nel 1894 poco lontano dalla rotonda del sarcofago, il primo documento ad attestare, già agli inizi del V secolo d.C., l’esistenza di un culto a Lucia, protettrice di Siracusa.

Da segnalare la Venere Landolina, il sarcofago di Adelphia e una ricca collezione di antiche monete del gabinetto numismatico.
Nel 2015 diviene il primo museo siciliano a consentire la visione delle sue sale tramite Google Street View.


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